MORTUI VIVOS DOCENT: Scuola OSCE a Praga

Gli studenti della Scuola OSCE in viaggio-studio alla Charles University di Praga.

“Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita” Albert Einstein

Studiare è un diritto e un dovere di tutti. Avere i mezzi per apprendere divertendosi è un privilegio di pochi.

Il fatto di aver scelto un percorso di studi che tutt'ora mi esalta e mi gratifica mi ha sempre fatto sentire un privilegiato, ma ad alimentare questa sensazione, recentemente si è aggiunta un'opportunità unica offertami dalla Scuola di Osteopatia OSCE: studiare l'Anatomia direttamente dal cadavere di un corpo umano, come veniva studiata proprio da chi fondò la disciplina Osteopatica.

I libri e gli atlanti di Anatomia sono arrivati ormai ad un livello di precisione ed accuratezza incredibile, e col progredire della tecnologia sono nati anche programmi e software specifici che facilitano l'apprendimento dello studente. Personalmente però, non credo ci siano immagini o proiezioni in 3D che, per quanto accurate, possano sostituire la realtà osservabile e soprattutto tangibile del Corpo Umano.

Ed è qui che entra in gioco Praga.

Perchè la Repubblica Ceca?

La Third Faculty of Medicine della Charles University di Praga collabora da anni con laScuola di Osteopatia OSCE di Bologna, mettendo a disposizione degli studenti i numerosi corpi e preparati anatomici di cui dispone. Grazie al processo a cui vengono sottoposti i cadaveri mediante Formaldeide, i tessuti e le strutture interne non vanno incontro a decomposizione, permettendo cosi alla Necropsy Room dell'università di ampliare la sua disponibilità di corpi anno dopo anno.  All'interno di questa struttura, una grande frase in latino racchiude l'essenza del corso: MORTUI VIVOS DOCENT (i morti insegnano ai vivi).

Ovviamente andare in Repubblica Ceca non è l'unico modo per poter studiare l'anatomia su cadavere, ma per uno studente, soprattutto se non facente parte delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, risulta quantomeno difficile.

In un articolo de "La Stampa" che trovate qui, viene affrontato e ben chiarito questo argomento. In breve: in Italia è ancora in vigore un decreto Regio del 1933, mai cambiato nonostante sei proposte di legge,  che permette alle strutture qualificate di ottenere i corpi per fini di ricerca e studio solamente se il corpo non viene reclamato da nessun parente fino al sesto grado, o da amici. In aggiunta, questo decreto nel 2013 viene bollato come "non accettabile" dal Comitato Nazionale di Bioetica.

Quindi, preso atto della situazione in Italia, io e altri colleghi abbiamo colto al volo l'opportunità resa disponibile da questo sodalizio tra la nostra Scuola di Osteopatia e l'Università di Praga. E cosi a settembre siamo partiti per il terzo anno consecutivo alla volta della Repubblica Ceca, accompagnati da Giovanni Castegnaro (D.O, tutor OSCE)  per partecipare al terzo ed ultimo seminario di studio anatomico su cadavere.

La Struttura del Corso

Il primo seminario, al quale partecipai due anni fa, aveva come programma didattico lo studio approfondito del Sistema Nervoso Centrale, del cranio e della colonna vertebrale. Il secondo modulo, l'anno dopo, trattava invece gli arti inferiori e gli arti superiori, analizzati e approfonditi a livello osseo, muscolare, fasciale, linfatico, nervoso e vascolare. Quest'anno infine, sempre sotto la sapiente guida della Dott.ssa Jana Mrzilkova che ci accompagna dal primo anno in questo percorso, abbiamo analizzato il torace, l'addome e gli organi interni.

La formula è ormai collaudata: prima si approfondisce l'argomento a livello anatomico e fisiologico tramite slide, in quella che è a tutti gli effetti una lezione frontale di ripasso.

Successivamente si passa all'analisi e all'osservazione del preparato anatomico specifico, ovvero un reperto cadaverico  preventivamente lavorato e preparato per mettere in evidenza una specifica struttura.

La Dott.ssa Mrzilkova prosegue la lezione inserendo la struttura/organo presa in esame nel contesto dell'insieme funzionale del corpo umano, per avere una miglior rappresentazione topografica, e un'idea più chiara dei rapporti che contraggono tra loro gli organi all'interno del corpo.

A questo punto gli studenti, sempre nel rispetto dei corpi presenti nella Necropsy Room, possono passare all'analisi individuale dei cadaveri e dei preparati anatomici, un momento prezioso e fondamentale per assimilare quanto appreso durante la giornata.

Apprendere così fa davvero la differenza

Credo sia proprio questo il punto fondamentale del corso: la possibilità di studiare l'Anatomia Umana avendo a disposizione sia il singolo reperto cadaverico della struttura che stiamo approfondendo, sia un corpo in cui la stessa struttura è parte integrante del complesso, aiuta notevolmente lo studente ad assimilare i concetti eliminando i dubbi derivanti dalle immagini bidimensionali dei libri e degli atlanti. Nel corso degli anni mi sono reso conto che apprendere in questo modo fa davvero la differenza.

In più, nota di merito assoluto, il corso è interamente in lingua inglese, indispensabile oggi per affacciarsi al mondo del lavoro in qualsiasi settore.

Concludendo penso sia stata un'esperienza formativa unica, che considero fondamentale nel mio percorso di crescita, e che spero un giorno possa diventare più accessibile e geograficamente più vicina per chiunque si approcci all'Anatomia Umana.

"L' Osteopatia è Anatomia, ancora Anatomia, sempre Anatomia" A.T. Still

 

Dario Savorani

Studente al 5° anno della Scuola di Osteopatia OSCE Bologna

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